Sosta dell’Arcivescovo di Canterbury

“In tre modi si chiamano propriamente le genti che vanno al servigio dell’Altissimo: chiamasi palmieri in quanto vanno oltremare, le onde molte volte recano la palma; chiamansi peregrini in quanto vanno alla casa di Galizia, però che la sepoltura di Sà Jacopo fue più lontana dalla sua patria che d’alcuno altro apostolo; chiamasi romei quanti vanno a Roma” (Dante, Vita Nuova, XL, 24)

Sei giunto ad Aulla, l’Aguilla di Sigerico, arcivescovo di Canterbury, qui accolto intorno all’anno 990 dai monaci di San Benedetto, che già custodivano le reliquie di San Caprasio di Lérins.
Qui incontri la storia terrena di un Santo, quella della comunità che lo ha eletto suo patrono e le testimonianze del passaggio di una moltitudine anonima di pellegrini. Alla protezione del Santo è oggi affidato il tratto diocesano che segna l’ingresso in Toscana della via Francigena. Che tu sia in cammino per devozione, per curiosità o per cercare te stesso, sappi che tra queste mura tu sei il benvenuto!