il deserto

Nell’isola dei Santi

San Caprasio, ricco esponente della nobiltà gallo-romana, lasciato ogni bene terreno si recò più volte in Oriente a conoscere e condividere l’esperienza ascetica dei Padri del Deserto. Richiamati dalla sua fama di Santità, i fratelli Onorato e Venanzio, da poco convertiti al cristianesimo, lo vollero come guida per il cammino di perfezionamento spirituale verso il Deserto, conclusosi in Grecia per la morte di Venanzio.

Tornati in Gallia, Caprasio e Onorato cercarono luogo lontano dal clamore del mondo ed il vescovo di Fréjus assegnò loro un’isola ove potersi ritirare vivere in preghiera e solitudine, ad imitazione della vita ascetica dei Padri del Deserto.
Su quell’isola allora descritta come inospitale selvaggia, i monaci organizzarono la vita della comunità dandosi una Regola, ancor prima di San Benedetto: alla sua morte Caprasio, da subito acclamato Santo, vi trovò sepoltura fino alle incursioni saracene che intorno all’ottavo secolo obbligarono i monaci alla fuga e a portare in salvo i resti dei loro Santi.
Oggi l’isola al largo di Cannes porta il nome di Sant’Onorato, che fu il primo Abate: sono trascorsi 1500 anni ed i monaci cistercensi, che sono ancora i proprietari dell’intera isola, vivono in clausura, coltivano vite, olivo, lavanda, ospitano visitatori e quanti vogliono vivere un’esperienza di raccoglimento, silenzio e preghiera.
Sull’estrema punta pord dell’isola, sui ruderi medievali di quella che la tradizione ha sempre considerato la cella di San Caprasio, i monaci, nel 1993, hanno ricostruito una cappella dedicata al nostro Santo Patrono.